YANG YOGA:
l'equilibrio, la stabilità, la forza muscolare
YIN YOGA:
i muscoli si rilassando ed abbandonano alla posizione
Bello è ricordarsi quanto la parola "YOGA", non sia solo un'associazione possibile per la nostra sfera fisica, è un termine che al suo interno comprende altri favolosi strumenti, quali le tecniche di "pranayama", la "concentrazione", il benessere dell'individuo dato dalla corretta alimentazione, è lo studio dei testi antichi, ma anche di quelli più odierni, orientali ma anche occidentali, perchè a parere mio, è utile considerare anche il paese entro il quale viviamo questo "stile di vita", e la nostra impronta culturale, che puo' forse, anche determinare quali mezzi tra questi elencati, siano più vicini, alle nostre esigenze. Tutti questi sono alcuni degli strumenti, con i quali possiamo davvero volerci bene, rispettare il nostro corpo, imparare ad ascoltarlo, andare più in profondità ed avere più consapevolezza della nostra esistenza, del nostro sentire, del nostro vivere l'esatto momento presente, ed essere ascoltatori ed osservatori consapevoli di ciò che ci circonda.
La pratica fisica dello yoga, è una parte fondamentale. Il corpo ha la necessità di muoversi per mantenere una struttura sana, elastica, agile. In occidente sono ormai da tempo nati "stili" di yoga che accontentano le richieste di ognuno di noi, alcuni lavorano di più con la parte muscolare, altri invece sono più distensivi e mirati all'abbandono delle tensioni muscolari. Tutte queste forme di yoga si possono definire yin o yang a seconda dei tessuti del nostro corpo che andremo ad utilizzare.
le mani e le braccia in una posizione YANG
Possiamo definire YANG, una pratica dove la parte muscolare è presente ed attiva. I muscoli si possono definire yang, rispetto ad altri tessuti che si definiscono invece yin. In questo tipo di pratica (per esempio l'hatha yoga tradizionale), manteniamo le asana (temine usato per indicare le posizioni eseguite) per un breve periodo di tempo, per qualche respiro. Non potremmo infatti sostenere una posizione dove i muscoli sono i responsabili del mantenimento della nostra struttura scheletrica, del manterenere una posizione dove lavoriamo con la nostra forza, per 5 minuti (pensate ad utkatasana, la posizione della sedia, tenuta per 5 minuti, oppure a sollevare un peso per altri 5 minuti). I nostri muscoli hanno bisogno di movimento, ma di movimenti fluidi, ritmici, ripetuti diverse volte, ma mantenuti per poco tempo.
Diverso è se pratichiamo YIN YOGA, dove i veri protagonisti sono i tessuti più profondi, i tendini, i legamenti, il tessuto fasciale ed anche le nostre articolazioni. Come facciamo a lasciare agire queste parti del corpo? Attraverso il completo abbandono della nostra parte muscolare. I movimenti sono gentili, entriamo ed usciamo dalle posizione con calma e consapevolezza, le posizioni, che nella pratica YIN hanno nomi differenti rispetto alla pratica tradizionale di hatha yoga, si mantengono per minuti, dando il tempo a quei tessuti poco elastici, di venir stressati, mentre i nostri muscoli, possono stare a riposo, limitandoci solo a fermarci nella posizione, dando spazio all'ascolto di ogni piccola sensazione che scorre nel nostro corpo. Yin & yang rimangono sempre e comunque due concetti presenti, in modo diverso, in tutto ciò che facciamo, in tutto ciò che ci sta attorno.
le mani e le braccia completamente rilassati, in una posa YIN
Importante ricordarci che i tessuti del nostro corpo, hanno bisogno di muoversi in modi diversi, e che NON possiamo lavorare con i nostri muscoli, allo stesso modo in cui lavoreremmo che le nostre articolazioni. I muscoli vanno esercitati in modo YANG, le articolazioni in modo YIN.
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